POSSO CAMBIARE? / VOGLIO CAMBIARE?

paura del cambiamento

 

 

 

Purtroppo quello che può bloccare una persona dal cambiare è proprio la paura del cambiamento. Essere in un certo modo ci dà tranquillità, perché sappiamo come reagire di fronte alle cose ed agli altri in determinate situazioni, abbiamo ormai dei ruoli ben definiti. Cambiare potrebbe metterci di fronte al dubbio di fare bene. La paura può accompagnarci per tutta la vita, quotidianamente. E' questo che ci frega e ci fa incorrere in quella domanda: “Posso cambiare?”.

Da quando una persona adulta autosufficiente deve chiedere il permesso agli altri rispetto a qualcosa che vuole fare veramente? Eppure sono in tantissimi a farlo, e purtroppo in molti casi non c'è consapevolezza di questo.

Non sono gli altri che devono darci il coraggio di poter essere diversi. Non dobbiamo chiedere il consenso ad altre persone di scegliere della nostra vita, chiunque esse siano, un parente, un genitore, un fidanzato.

Allora forse la domanda non è “posso cambiare?”. Questa domanda nasconde una paura, quella di una persona che ha sempre fatto le cose per gli altri, che ha sempre scelto dei percorsi facendosi influenzare dagli altri, mettendosi in secondo piano, non ascoltando davvero la propria volontà, i propri desideri, ma quelli che gli venivano suggeriti o raccomandati.

Il punto di vista cambia, non è più il “posso cambiare?” ma: “andrò bene lo stesso agli altri, se faccio quello che voglio? Mi accetteranno se dico cose diverse da loro? Quello che penso verrà preso in considerazione o farò la figura dello/a stupido/a?”.

Bisognerebbe chiedersi innanzitutto se vogliamo davvero cambiare, se vogliamo cercare di avere una vita diversa da quella che abbiamo vissuto fino a quel momento, se modificare i nostri comportamenti farà soffrire noi o qualcuno che ci sta vicino.

Dovremmo valutare forse se cambiare significa rompere un patto implicito con le persone care, se ci costa più fatica continuare ad accontentare qualcuno, continuando a fare quello che dicono gli altri, o se forse sarebbe meglio poter uscire da quella prigione che abbiamo creato per vivere una vita migliore e con meno angosce.

Se una persona è sempre stata ansiosa, tendenzialmente molto insicura e si è preoccupata per tutti, ha sempre un po' sacrificato sé stessa, e lo avrà fatto per molti motivi.

Iniziando un percorso psicologico, non necessariamente accompagnato da psicofarmaci, potrà riuscire ad ottenere dei buoni risultati andando a lavorare su sé stessa, con una certa fatica probabilmente, ma riuscirà ad ottenere dei buoni risultati, se avrà il coraggio di mettersi in discussione e tentare di uscire dalla routine dei suoi comportamenti. Non esiste la parola “guarire” in questi casi, non dobbiamo andare da un chirurgo, ma semplicemente possiamo migliorare dei tratti di personalità che ci fanno stare male, e che non si cancelleranno, ma subiranno dei cambiamenti.

Cercare di fare qualcosa per noi stessi, per il proprio benessere personale, è segno di grande autostima, il segno chiaro e deciso che ci vogliamo bene. Allora saremo pronti a cambiare e non ce ne accorgeremo neppure, perché verrà da sé.

 

Dott.ssa Ilaria Buccioni

 

 Dott. ssa Ilaria Buccioni, Psicologa Psicoterapeuta - Terapeuta EMDRParent Coaching 

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