MOTIV-AZIONE E AUTOSTIMA

 

 

 

Mi è capitato spesso di incontrare persone un po' tristi, deluse e avvilite dalla loro vita, dalle loro aspirazioni, mi raccontavano che si alzavano al mattino già con l'idea di non essere capaci, di essere imperfette, che avrebbero dovuto fare tantissime cose in modo insoddisfatto, scoraggiandosi subito e abbattendosi; affrontando ogni giorno con i peggiori dei propositi.

Ecco che a fine giornata lamentavano che non gli era accaduto niente di buono.

Ritengo che con tale “Buongiorno” forse sarebbe stato un miracolo se fosse accaduto il contrario!

Come dice il proverbio: Chi ben inizia è già a metà dell'opera, Il buon giorno si vede dal mattino e via dicendo.

E' proprio vero che se si pensa negativo non si farà altro che attirare verso noi stessi altrettanta negatività in tutti gli ambiti e in tutte le direzioni: lavoro, relazioni affettive, amicizie e conoscenze, salute...

Non avere fiducia in se stessi è un limite, ed è però anche un forte messaggio che inviamo agli altri in modo semplice e diretto, e di conseguenza, se non abbiamo fiducia in noi stessi perchè gli altri dovrebbero averla in noi?

Riflettiamo un attimo: Chi comprerebbe un auto sapendo che il suo motore è rotto? !

Quello che molte persone non riescono a fare è uscire dal circolo vizioso dei pensieri negativi, perchè focalizzano l'attenzione solo sul risultato negativo, non cercando di tentare altre soluzioni.

Quando si presentano dei risultati poco piacevoli o addirittura si subisce una sconfitta, non serve crogiolarsi nella tristezza del pessimismo, ma è più costruttivo cercare di fare un'analisi critica di ciò che è accaduto. Non è semplice, anche perchè se fosse possibile fare tale analisi non ci sarebbero persone che si demotivano.

Quando siamo impegnati a fare dei calcoli matematici, ad esempio un'espressione algebrica, e non torna il risultato significa che il nostro calcolo ha funzionato fino ad un certo punto e poi si è fatta la mossa sbagliata; ebbene, significa controllare l'espressione dall'inizio stando attenti al passaggio errato, spesso le cose sfuggono, così che la volta successiva non si ripeta.

Quando si commettono degli errori significa soltanto che abbiamo sbagliato i nostri calcoli, e non che noi siamo sbagliati. Come diceva Sant'Agostino: errare humanum est, perseverare autem diabolicum”, sbagliare è umano perseverare nell'errore è diabolico.

Probabilmente in alcuni casi può essere necessario richiedere un aiuto ed un intervento psicologico professionale orientato ad aumentare l'autostima e approfondire alcune modalità comportamentali e motivazionali; imparare dai propri errori non è cosa semplice, ma è costruttivo ed utile verso noi stessi per sentirsi più presenti e consapevoli in ciò che si sta facendo. Sbagliare non è un errore, perchè sbagliamo tutti prima o poi, un errore è: ripetere gli stessi errorie non avere il coraggio di sperimentare delle alternative, perchè se si provano gli stessi comportamenti otterremo sempre gli stessi risultati.

 

Per misurare il tuo livello di autostima, prova a valutarlo attraverso questo semplice e veloce test, non sarà la tua soluzione, ma sicuramente ti farà riflettere:

 

http://www.nienteansia.it/test/test-autostima.html

 

Dott.ssa Ilaria Buccioni

 

 

 

 Dott. ssa Ilaria Buccioni, Psicologa Psicoterapeuta - Terapeuta EMDRParent Coaching 

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