A causa della grave situazione pandemica mondiale, ho deciso di avvicinarmi alle persone che hanno trovano e tuttora trovano difficoltà nel gestire e vivere questo momento drammatico.

Per chi ha necessità di chiedere un aiuto, ho deciso di offrire un servizio gratuito telefonico.

Ovunque tu sia, e chiunque tu sia, non importa dare i tuoi dati, ma solo parlare delle difficoltà che stai vivendo.

 

Se hai necessità, non giudicarti male, ma componi il numero 3396729510 per ricevere un supporto gratuito.

L'emergenza rende tutti più fragili, può succedere.

 

 

Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò

oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.

 

Dalai Lama

 

Oggi credo sia importante essere presenti a sè stessi, più di quanto si possa immaginare. Andrebbe insegnato ai bambini ad essere così certi nelle loro scelte, e soprattutto, imparare ad accettare i loro desideri, senza inibirli o condizionarli da fattori esterni, estrinseci a loro stessi.

Fattori importanti ovviamente, ma che in realtà non dovrebbero essere limitanti.

Figli..

Figli, l'amore più grande, indissolubile e inestimabile.

Qualcuno non ha neanche una minima idea di che cosa significhi sacrificarsi con fatica e vivere allo stesso tempo, con grande gioia.

Alcune persone li dimenticano, li maltrattano li offendono.

A volte è difficile credere che possano accadere certe situazioni incredibilmente atroci. Eppure accadono. In modo inspiegabile e triste.

Accadono.

Spesso mi ritrovo a dire alle persone di "fermarsi", fermarsi a pensare, a pensarsi, a riflettere su ciò che fanno, che vivono, e soprattutto a come lo vivono. Non abbiamo risposte certe, a volte possiamo fare delle ipotesi, dei pronostici. A volte indovinano, altre volte no.

Perchè l'essere umano è una macchina perfetta nella sua imperfezione. Spesso non si accettano situazioni, standard, livelli di produzione lavorativa, situazioni quotidiane di estrema fatica e sacrificio. In quelle occasioni forse si innesta un meccanismo logorante, forse in quelle circostanze, dobbiamo avere un pò di umiltà. Più di quella che forse già abbiamo, per poter alzare le mani e dire: "Mi arrendo, sono stanca/o". Forse sarebbe meglio farsi aiutare da qualcuno. Forse tante tristi evoluzioni, in tante famiglie non ci sarebbero state e non si verificherebbero.

Basterebbe più amore sincero e di cuore, verso sè stessi, in prima analisi e poi verso gli altri; molte vite sarebbero vissute con più felicità ed entusiasmo.

 

LE CINQUE FASI-CHIAVE DELL’ALLENAMENTO EMOTIVO
FASE N. 1: ESSERE CONSAPEVOLI DELLE EMOZIONI DEL BAMBINO
I nostri studi dimostrano che, per poter sentire quel che i figli sentono, i genitori devono essere consapevoli in primo luogo delle loro stesse emozioni. Ma cosa significa diventare “consapevole delle emozioni”?...
…La consapevolezza emotiva significa soltanto che riconoscete il fatto di “provare” un’emozione, che sapete identificare i vostri sentimenti…
FASE 2: RICONOSCERE NELL’EMOZIONE UN OPPORTUNUTÀ DI INTIMITÀ E DI INSEGNAMENTO
… Per molti genitori, riconoscere nelle emozioni negative dei figli un’occasione per stabilire un legame, per insegnare qualcosa, è un vero sollievo, una liberazione, una gioia. … un bambino ha bisogno dei genitori specialmente quando è triste o arrabbiato o spaventato.
FASE 3: ASCOLTARE CON EMPATIA E CONVALIDARE I SENTIMENTI DEL BAMBINO
… In questo contesto, ascoltare significa molto più che una semplice raccolta dei dati che ci giungono attraverso le orecchie. Gli ascoltatori empatici utilizzano gli occhi per cogliere le prove fisiche dell’emozione del bambini. Usano l’immaginazione per vedere la situazione nella prospettiva del bambino. Usano parole per riflettere , in modo rilassato e non critico su quel che hanno ascoltato e per aiutare i bambini a dare un nome alle loro emozioni. Ma, cosa più importante di tutte, usano i loro cuori per sentire qual che i loro figli sentono.
FASE 4: AIUTARE IL BAMBINO A TROVARE LE PAROLE PER DEFINIRE LE EMOZIONI CHE PROVA
… Studi specifici indicano che l’atto di dare un nome alle emozioni ha di per sé un effetto rasserenante sul sistema nervoso, e aiuta i ragazzi a ricuperare più in fretta dalle situazioni di turbamento.
FASE 5: PORRE DEI LIMITI, MENTRE SI AIUTA IL BAMBINO A RISOLVERE IL PROBLEMA
Una volta che avrete passato del tempo ad ascoltare vostro figlio e ad aiutarlo a dare un nome e comprendere le sue emozioni, probabilmente, vi troverete naturalmente portati a intraprendere un processo di “soluzione del problema”. Questo processo può avere anch’esso cinque fasi: 1) porre i limiti; 2) identificare gli obiettivi; 3) pensare alle possibili soluzioni; 4) valutare le soluzioni proposte alla luce dei valori familiari; 5) aiutare il bambino a scegliere la soluzione.
… Potete guidare vostro figlio attraverso queste fasi, ma non sorprendetevi se, con l’esperienza, sarà proprio lui a prendere l’iniziativa e a cominciare a risolvere problemi complessi per conto suo.”
Rid. da J. Gottman – J.Declaire - INTELLIGENZA EMOTIVA PER UN FIGLIO Una guida per i genitori - BUR
“ IL SERPENTE E LA LUCCIOLA ”
Racconta la leggenda, che un serpente inseguiva una lucciola per divorarla.
Il piccolo insetto faceva l'impossibile per fuggire dal serpente.
Per giorni fu una persecuzione intensa. Dopo un po' di tempo, la lucciola stanca ed esausta si fermò e disse al serpente:
Posso farti tre domande?
Il serpente le rispose: - "Non sono abituato a rispondere a nessuno però siccome ti devo mangiare, puoi chiedere!" -
- "Domanda numero 1: appartengo alla tua catena alimentare?" - chiese la lucciola.
"- No!" - rispose il serpente.
- "Domanda numero 2: Ti ho fatto qualcosa di male?" - disse la lucciola
- "No, assolutamente!" - Tornò a rispondere il serpente.
- "Domanda numero 3: E allora.... perché vuoi mangiarmi?"
- "Perché non sopporto vederti brillare!"
Morale:
In varie occasioni può capitare di incontrare persone che ti criticano, condannano, etichettano, sebbene tu non abbia mai fatto loro qualcosa di male, e malgrado tu ti sia dimostrato gentile con loro. E tutto ciò avviene perché, così come la lucciola, possiedi la tua luce interiore, illumini il tuo cammino e il cammino di molti che camminano nell'oscurità. Brilli più degli altri, come fa la lucciola di notte e questo è difficile da sopportare per alcune persone, perché non hanno quella luce interiore, quel brillìo proprio e soffrono vedendoti brillare.
Sono persone che vivono nell'infelicità. Tu non smettere mai di essere te stesso, di illuminare con quella tua luce, anche se questo dà fastidio a coloro che vivono nella totale penombra.
Mangiare una lucciola non può far certo brillare il divoratore, ma lo alleggerirá dal suo stato di invidia e gelosia.
Quindi quando si vede un serpente, e si capiscono le sue intenzioni, non serve fargli domande.
Purtroppo come spesso accade, se non c'è una vera volontà di essere diversi, probabilmente egli non cambierà mai.

Un esperimento che sarebbe potuto essere davvero molto interessante, incredibile ed efficace. Peccato sia stato sabotato, disorganizzato e poco lucido nella parte finale del suo svolgimento. 

La malattia mentale è davvero qualcosa di esclusivamente umano, pertanto, sarebbe auspicabile tentare di esplorare questo mondo con tante innovazioni ed esperimenti.

 

https://www.theguardian.com/books/2012/sep/02/rd-laing-mental-health-sanity

2020.. Ancora alcuni parlano di razzismo verso il colore della pelle. Sembra impossibile, incredibile che il rancore, l invidia possa nascondersi dietro una scusa come questa. Sembra impossibile che nonostante i grandi della storia, dalla musica, dall'arte, allo sport, alle scienze, alla medicina.. Ancora delle persone devono difendersi o vergognarsi per il colore della pelle.
Chi è da incriminare sono quelle persone che commettono omicidi, violenze, abusi, soprusi, rapine, cattiverie, angherie, e tutto ciò di cui ci si dovrebbero vergognare in un mondo ipoteticamente corretto e onesto. Le persone corrette e valide ci sono di tutti i "colori", come quelle cattive e disoneste.
Evviva i bambini che ci insegnano tutti i giorni la felicità di divertirsi insieme e di giocare con tutto e tutti/e, di amare tutti i genitori di qualsiasi sesso e di voler bene in modo incondizionato e libero gli altri.
Dovremmo ricordarcelo, da grandi, che quando eravamo piccoli, eravamo molto più liberi di emozionarci, esprimerci e vivere più serenamente con facilità la vita di tutti i giorni.
Non si diventa bravi genitori, sperimentandosi prima con il gatto, il cane, il pesce rosso, il tamagochi, nè con i figli degli altri...
Lo si diventa solo cercando di essere dei presenti genitori con i propri figli, che siano biologici o no, questo non è importante. L'amore verso i figli è comunque incondizionato e per sempre.
Nonostante tutto.

Innamorarsi non è soltanto essere attratti da una persona, vederla bella e desiderabile. E' un mutamento che avviene all'interno di tutto l'essere.

L'innamoramento è qualcosa che quando si vive, non lo si dimentica più, e rimarrà per sempre un'esperienza unica e irripetibile, ogni amore è diverso dagli altri.

 

Un giorno il saggio diede al discepolo un sacco vuoto e un cesto di patate. "Pensa a tutte le persone che hanno fatto o detto qualcosa contro di te recentemente, specialmente quelle che non riesci a perdonare. Per ciascuna, scrivi il nome su una patata e mettila nel sacco". Il discepolo pensò ad alcune persone e rapidamente il suo sacco si riempì di patate. "Porta con te il sacco, dovunque vai, per una settimana" disse il saggio. "Poi ne parleremo". Inizialmente il discepolo non pensò alla cosa. Portare il sacco non era particolarmente gravoso. Ma dopo un po’, divenne sempre più un gravoso fardello. Sembrava che fosse sempre più faticoso portarlo, anche se il suo peso rimaneva invariato. Dopo qualche giorno, il sacco cominciò a puzzare. Le patate marce emettevano un odore acre. Non era solo faticoso portarlo, era anche sgradevole. Finalmente la settimana terminò. Il saggio domandò al discepolo: "Nessuna riflessione sulla cosa?". "Sì Maestro" rispose il discepolo. "Quando siamo incapaci di perdonare gli altri, portiamo sempre con noi emozioni negative, proprio come queste patate. Questa negatività diventa un fardello per noi, e dopo un po’, peggiora." "Sì, questo è esattamente quello che accade quando si coltiva il rancore. Allora, come possiamo alleviare questo fardello?". "Dobbiamo sforzarci di perdonare". "Perdonare qualcuno equivale a togliere una patata dal sacco. Quante persone per cui provavi rancore sei capace di perdonare?" "Ci ho pensato molto, Maestro" disse il discepolo. "Mi è costata molta fatica, ma ho deciso di perdonarli tutti". 

Un segreto per vivere la relazione con gli altri nel migliore dei modi.

Una cosa molto cara ma gratuita e che arricchisce in modo invisibile, è la Gentilezza.

Essere gentili con gli altri non fa altro che migliorare la nostra autostima e aumentare la nostra rete di amicizia e di socialità.

Per essere gentili bisogna avere coraggio, non è da tutti.

 

 

Oggi giornata contro gli abusi verso gli anziani.
Io devo essere sincera, tante volte si sono visti video orribili di botte, offese, umiliazioni agli anziani. Soggetti inermi e molto fragili. Per quanto mi riguarda, un tipo di violenza difficilissima da vedere in un video, figuriamoci nel viverla. Non la sopporto proprio, ritengo sia una vergogna fare queste cose verso dei poveri vecchi, ormai allettati e ormai quasi morti. Questi sono di una vecchia generazione, con altri valori, altre idee politiche, e ritrovarsi così in difficoltà per me è una condizione indicibile.
PROTEGGIAMO I NOSTRI VECCHI, PERCHÉ RAPPRESENTANO LE NOSTRE RADICI. DENUNCIATE QUANDO CI SONO SITUAZIONI DI QUESTO TIPO, UN GIORNO POTRESTE ESSERE VOI LÌ.

PER I CARNEFICI NON CI SONO GIUSTIFICAZIONI, LA VIOLENZA È VIOLENZA, MASSIMO DELLA PENA E M A I PIÙ L OPPORTUNITÀ DI AVVICINARSI E LAVORARE IN RUOLI DI CURA E ACCUDIMENTO. COME DICO SEMPRE: LA CAMPAGNA OFFRE un SACCO DI LAVORO A TUTTI.

mer

16

apr

2014

Donare

 

 

Oggi mi son svegliata con una sensazione molto precisa, oggi voglio donare qualcosa a qualcuno.

 

Potremmo farlo tutti, forse ci solleverebbe dal nostro stress, ci strapperebbe un sorriso, chissà. 

Donare una parte di sè regalando il nostro sangue, a FONDO PERDUTO, al fine di aiutare chi ha bisogno davvero, donare uno sguardo rassicurante e accogliente, donare una parola buona per qualcuno che ne ha necessità, donare un sorriso ed un "buongiorno" a chi incontriamo per la prima volta: per strada, nella rampa delle scale del palazzo, sul marciapiede.

 

Questo significa vivere nonostante tutto e mostrare agli altri che non vince solo il male, o la cattiveria, ma che se ciascuno di noi, fa cose positive, qualcosa forse può cambiare. 

 

Parola d'ordine: Io Dono.

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gio

10

apr

2014

Rinnovamento

 

 

L'amore che non si rinnova ogni giorno diventa un'abitudine e si trasforma in schiavitù.

Kahlil Gibran

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mar

01

apr

2014

Pesce d'Aprile

 

 

Oggi ho pensato a quante persone ho conosciuto nella mia vita a cui piaceva, come dire, "festeggiare" il primo aprile all'insegna della bugia, della presa di giro.

Il 1 Aprile è sempre stata una data particolare, perchè in molti bramano e sono in trepidazione al pensare e ingengnarsi per fare scherzi, anche al limite del sopportabile e della simpatia, semplicemente per commemorare tale strana festa.

Al giorno d'oggi, nel 2014, mi chiedo:

Come mai tante persone raccontano bugie anche negli altri giorni dell'anno?

 

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gio

27

mar

2014

Romanticismo

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lun

24

mar

2014

INDECISIONI

 

 

 

Le decisioni devono essere prese con coraggio, distacco e,

talvolta con una certa dose di follia,

non la follia che distrugge,

bensì quella che conduce l’essere umano a compiere il passo al di là dei propri limiti.

 

Paulo Coelho

 

 

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 Dott. ssa Ilaria Buccioni, Psicologa Psicoterapeuta - Terapeuta EMDRParent Coaching 

SERVIZI:

 

Psicoterapia

Terapia Breve Interpersonale

EMDR

 

Colloquio Individuale

(adulti, bambini, adolescenti)

 

Colloquio di Coppia

 

Psicoterapia Familiare e supporto ai genitori

 

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